Ho scritto l’ultima volta tre mesi fa, e parlavo di confusione, di domande che rimangono sempre senza risposta.
Beh, oggi ne ho almeno il doppio. Il doppio della confusione e il doppio delle domande.
A volte vorrei essere una persona più semplice, di quelle che vivono la quotidianità senza tanti pensieri, di quelle che si accontentano sempre e che non si accorgono nemmeno di tutte le sfumature che ha ogni singolo istante delle nostre giornate.
Sono emotiva. Impulsiva. Istintiva. Caratteristiche che spesso mi hanno portata dritta contro un muro, e le testate che ho preso sono state talmente forti da pagarne le conseguenze per mesi lunghissimi. Ma io adoro questo mio modo di essere, e il mio sangue caldo mi fa sentire viva.
Anche adesso. Nonostante la difficoltà, il poco dormire, le lacrime amare, il cervello sempre acceso per domandare qual’è la strada è giusta, se potrei stare meglio, se bisogna imboccare il sentiero più facile o quello più tortuoso, ma più gratificante.
Io ho sempre rimandato le decisioni importanti, c’era sempre tempo davanti… ma adesso sono diventata grande, ed è ora di smetterla di scappare dalle responsabilità.
Bisogna prendere una strada. In fretta. Non importa quele essa sia, perché oggi nessuno può sapere quale farà di me una donna VERAMENTE felice fra vent’anni… l’importante è decidersi.
Tanto, in certe situazioni, qualcuno si fa sempre male. E oggi l’unica cosa certa è che io sarò sicuramente quel "qualcuno". Comunque vadano le cose.
Fra’